Ber mi Babbo Natale

Ber mi Babbo Natale,

vest’anno gliè davvero un lavorone,

‘ome farai a dacci ‘vel che ti ‘hiediamo?


T’inventerai varcosa, è naturale

dopotutto, di ‘sta festa sei ‘r padrone

e ci v’oi bene più di vanto meritiamo.

Stai sempre attento a portà i gio’ini

secondo i gusti dei più piccini,

che lesti, lesti, la letterina t’han già scritta!

E ai grandi c’enno sempre ‘ndaffarati

l’aggreghi in famiglia e li fai sentì amati

tra ‘n boccone e l’artro d’ugni ‘osa fritta!

Ma vest’anno ir covidde c’ha rovinati.

Le trevisioni di’an solo brutte ‘ose

e le regioni son fisse a cambià i colori.

I ristoranti enno ‘hiusi e l’ospedali ‘guaiati,

sparite paian le giornate gioiose

e se alla sverta ‘un si trova ir metodo, son dolori!

A zonzo ‘un si pole inda’

e manco i parenti si possan trova’

Eppure son si’ura ‘e troverai ir sistema

risorverai, der virusse, il problema!

Sarverai ir Natale di vest’anno,

e ci rinfrancherai da ‘sto brutto malanno.

Perché ir tu regalo più grande un gliè materiale

e ‘un ce lo lasci sotto l’albero di Natale

ma ner profondo dei nostri cuori

asserbi per noi ben più preziosi tesori!.

Pubblicato da Lacchan

Nata il 14 Giugno 1986, si diploma in Ragioneria e consegue la Laurea in Economia e Commercio, coltivando come hobby la passione per il disegno e la scrittura. Nel 2014 il suo racconto "L'Isola che (non) c'era" viene inserito nell'e-book Discover - Racconta il tuo viaggio edito da Sogni Low-cost

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